La Spelucchia Gazpacha è NEFELIBATA per struttura.
Chiudi gli occhi, sei a Lisbona, la senti questa luce? Riesci almeno a toccare una piastrellina o due? Bene. Il volo RyanAir ti ha scaricata due ore fa, hai mollato la valigia in albergo, il tassista ha cercato di fare conversazione e tu hai mostrato i denti con diverse intensità di sorriso, suo cugino abita a Milano, magari lo conosci, magari, ciao.
Sei vestita a cipolla ma dopo i primi cinquanta metri camminati capisci che potevi pure vestirti nuda perchè fa caldo, più caldo di quello che avevi immaginato, è la luce.
Ti aspettano in Praça dos Restauradores sotto l’obelisco, ti hanno proposto di passarti a prendere ma tu hai detto no! Vengo sola, faccio due passi, mi piace, vedo un po’ di colori. Loro ti hanno detto che però è lunga ma tu hai insistito, dai ce la farò ad arrivare in tempo, glielo hai detto piano con la bocca ma rimproverandoli un po’ con gli occhi.
Ecco.
Però nessuno ti aveva spiegato che quella luce riflette i colori anche dove non ci sono.
Nessuno ti aveva detto che dalle pasticcerie esce un profumo che rallenta i piedi.
Non sapevi che i paesaggi saranno pure eccezionali ma la fine tutti vengono per sorseggiare porto piangendo in una taverna di Fado
Che l’oceano lì ha le mani e scrive poesie che puoi solo respirare.
All’obelisco sei arrivata, ti sei scusata, tutto a posto.
La Nefelibata è una creatura con idee leggere e pensieri profondi, è un pelino fuori dal tempo ma non scappa dalla realtà, più che altro ci balla intorno la lambada.
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