Cresciute a pane e Supercalifragilistichespiralidoso che mentre eravamo impegnate a dirlo ci siamo perse un pezzo spaventoso. Winifred. Chi è Winifred?? Ma la Signora Banks, quella che a molte di noi ha insegnato piano ma speranzosa un’altra canzone, quella delle suffragette: “lacci e catene noi spezzerem”…la cantava con le sorelle mentre lottava per il diritto al voto. Il colossal bambino di molte tra noi mostrava una (quella con l’ombrello) a completare l’altra (quella con la fascia). Mary che scende con un calo di pressione a raddrizzare l’incapacità genitoriale. Era un sottotesto chiaro, non serve scomodare la Scuola di psicologia Sistemica di Palo Alto. A vuoto colmato Mary riprende il vento e via verso una nuovo mandato di cura senza neanche limonare duro cinque minuti con lo spazzacamino. Sai che c’è, le voglio vedere insieme queste due derive perchè in molte portiamo dentro entrambe le personagge (anche se quest’ultima parola non esiste ancora al plurale femminile). Mary & Jane le immagino prendere un aperitivo, una abbracciata dalle parole dell’altra in un cammino comune, mai opposto. Insieme. Non esiste nessuna Mary e nessuna madre praticamente perfetta sotto ogni aspetto. Di noi rimarranno gli abbracci, le ferite curate con un bacio che neanche un santone del Nepal e lo sguardo vivo di passioni con cui i nostri figli ci vedranno aprire il mondo. C’è un nuovo soffio che tira e non è solo quello dell’Est.
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